Il pre-partita di Bologna-Roma
Si riparte dalle mura amiche, esattamente dove ci eravamo lasciati poco meno di due settimane fa, con la speranza che il risultato non sia lo stesso. Il teatro è lo stadio Renato Dall’Ara, protagonista della maggior parte dei punti guadagnati dai rossoblù nel 2024. Quindici clean sheet dinanzi alla propria gente: meglio in Europa solo il Real Madrid e il Torino, a parimerito con Juventus, Inter e Milan (le due gare da recuperare). Dopo la sconfitta con il Verona, Italiano ha dato ai suoi qualche giorno in più di riposo per dar modo ai suoi di staccare la testa prima di accingersi nel mese di fuoco.
Un mese, quello di gennaio, che vedrà il Bologna giocare ogni tre giorni, tra campionato, recuperi, Champions League e dulcis in fundo la gara di Coppa Italia con l’Atalanta (da capire se il 4 o il 5 febbraio). Nel bel mezzo, il tanto famigerato mercato, con i media che pullulano all’impazzata sparando nomi a raffica di qualsivoglia misura. A far clamore, come se non bastasse, tiene banco il comunicato inerente al divieto di trasferta dei tifosi romanisti residenti nel Lazio dopo i tafferugli scoppiati nel derby con i biancocelesti. Sarò, dunque, una “San Luca” in tinta giallorossa, per sostenere la propria squadra, galvanizzata dal terribile uno-due firmato Pellegrini-Saelemaekers a regalare l’ennesimo derby a Sir. Claudio Ranieri.
Il tecnico romano ha presentato la sfida, aspettandosi un avversario che verrà a prenderli alti, senza che i suoi possano respirare. I giallorossi vogliono cavalcare l’onda del derby, portata dalla loro nei primi venti minuti prima di abbassare il proprio raggio d’azione, sapendo, però, incassare senza troppi patemi. Il Bologna, invece, che con la Roma è uscito vittorioso negli ultimi tre precedenti, è la vera bestia nera dei capitolini, contando pertanto che soltanto l’Inter ha una striscia più lunghe di vittorie consecutive. Cinquantaquattro vittorie a testa, quarantacinque i pari: questo recita la secolare storia tra le due compagini. Due compagini che fanno del proprio pubblico la propria arma vincente; a testimoniarlo, infatti, sono i punti maturati dai rossoblù nel precedente campionato, così come l’astinenza alla vittoria (12 turni) dei giallorossi in trasferta.
Attualmente sono cinque le lunghezze che separano i giallorossi dai felsinei, che in caso di successo – e tenendo conto delle due gare da recuperare – si guarderebbero alle spalle con maggior tranquillità. Se Ranieri dovrà fare a meno di Cristante, unico escluso per infortunio, Italiano dovrà privarsi di Pobega per l’ennesima ingenuità costatogli cara; assenti anche El Azzouzi ed Aebischer, rientrati parzialmente in gruppo. A tal proposito, sono state dibattute ambedue le tematiche in conferenza, con Italiano che ha voluto marcare il concetto punitivo sugli errori compiuti dal suo centrocampista, a cui è tassativamente vietata un ulteriore ingenuità.
Non sono passati in sordina i movimenti di mercato, con il Bologna che “aveva bisogno di cedere prima di poter acquistare”. Con Raimondo, Corazza e Karlsson già approdati, rispettivamente, a Salerno e a Lecce, le porte in uscita sembrano non essersi chiuse: per El Azzouzi si parla di un prestito e di Erlic una possibile cessione. Attenzione anche ai corteggiamenti a Ndoye e Posch (a quest’ultimo preferito Holm nella gara di oggi), nonostante l’opposizione della società.
Il Bologna ritrova una Roma diversa rispetto a due mesi fa: quella gara costò definitivamente la panchina a Juric e sembrava potesse essere un nuovo inizio per Jesper Karlsson, prima di dimostrarsi l’ennesimo fuoco di paglia. Richiamato il traghettatore Claudio Ranieri, dotto e pragmatico nel mettere gli uomini giusti nelle altrettante pedine: Hummels al centro della difesa, Angelino alto e non braccetto, Paredes in cabina di regia e il rinascente Pellegrini al suo fianco. E poi c’è lui, uno degli eroi della cavalcata Champions, Alexis Saelemaekers, uno degli uomini più in palla nell’ultimo periodo. Il gol nel derby è solo un assaggio delle sue doti, ben conosciute qua a Bologna e sbocciate solo strada facendo. Sarà un ritorno poetico, per un giocatore – ancora prima un ragazzo – che si era calato in maniera impeccabile sia nello scacchiere di Motta che nel rapporto affettivo con la tifoseria rossoblù.
Fischietto di gara affidato a Rosario Abisso della sezione di Palermo. Con il Bologna vige il pieno equilibrio (5 le vittorie e le sconfitte, 4 i pareggi), con la Roma, invece, piena supremazia: 7 vittorie e un pari, ancora imbattuti con lui.
Foto: Bologna FC 1909