Il pre-partita di Bologna-Venezia
Gli strascichi fisici e psicologici a seguito della sconfitta maturata in settimana con il Lille potrebbero giocare un brutto scherzetto ai ragazzi di Vincenzo Italiano, chiamati alla reazione. Seconda sconfitta di fila per i rossoblù (provenienti dalla debacle dell’Olimpico) che vanifica con ogni probabilità i sogni di un possibile passaggio al turno successivo. Lucumì e compagni non hanno disdegnato neppure questa volta, dimostrando di poter competere a più riprese e condannati dagli errori, imperdonabili in una competizione di questo livello.
Torna la Serie A, con il Bologna che allo Stadio Renato Dall’Ara questa sera è pronta ad ospitare un Venezia ultimo della classe. Per Di Francesco è l’ultima chiamata dopo le tre sconfitte consecutive, ultima delle quali nello scontro diretto con il Lecce tra le mura amiche. I lagunari per la mole di gioco creata contro i salentini avrebbe meritato decisamente di più, salvo farsi cogliere impreparati da un filtrante di Gallo per Dorgu in ripartenza. Il tecnico, tra le altre, succube di parecchie retrocessioni negli ultimi anni, nel post-partita di lunedì ha dichiarato essere “una delle serate peggiori della sua carriera”. Panchina, dunque, traballante: qualora il Venezia dovesse uscire inerme anche quest’oggi, per lui sarebbe l’ennesimo fallimento da allenatore.
Già al solo sentire “Bologna”, non giungono pensieri positivi: la sconfitta di misura in quel settembre 2021 gli costò la panchina scaligera. Dall’altra parte, però, facendo un viaggio nel tempo, l’ultima visita dei lagunari in quel di Bologna fu una boccata d’ossigeno: il gol di Okereke scattata l’ora di gioco bastò agli ospiti per portare a casa i tre punti. Una sfida dalle innumerevoli difficoltà, ancor di più di quanto si possa pensare siccome in molti guardano soltanto la classifica, facendone troppo affidamento. Un Bologna che avrebbe tutto da rimetterci, tenendo conto che, qualora dovesse arrivare la vittoria, essa passerebbe inosservata; qualora non fosse… non fatemici pensare. Il caos.
Dopo gli incomprensibili novanta minuti di Ferguson in Champions League, difficile che lo scozzese venga riproposto per l’intera partita, da capire se a gara dall’inizio per poi essere sostituito o perché no come arma segreta dalla panchina. Italiano pensa al turnover in molte zone del campo: Erlic o Casale per far rifiatare Beukema o Lucumì (artefice del primo gol in maglia rossoblù, proprio nell’unica marcatura globale in Europa dai felsinei), Miranda e De Silvestri in vantaggio, rispettivamente, su Lykogiannis e Posch; Moro o Urbanski al fianco dell’imprescindibile Remo Freuler. Le sorprese non finiscono qui: Castro pronto a riconquistarsi una maglia dal 1’ dopo l’ennesima chance parzialmente sprecata da Dallinga, sulla trequarti certezza Odgaard con Karlsson e perché no Iling-Junior a dar respiro a Ndoye e Orsolini.
Sono tre gli indisponibili tra i lagunari, con Di Francesco che dovrà, dunque, rinunciare a Zampano, Andersen e Joronen in vista del match. La chiave Odgaard adottata da Italiano con le “piccole” potrebbe indurre Di Francesco a porre un rimedio, inserendo Crnigoj o Anderson a schermare il danese. Intanto a Casteldebole ufficializzato il prolungamento del contratto fino al 2027 per Aebischer, praticamente inutilizzato per il momento dopo l’intervento per la rimozione dell’ernia inguinale. Per soccombere alla sua assenza, il tecnico ex viola ha alternato fisicità, dinamicità e palleggio senza mai fare a meno dell’altro svizzero, Remo Freuler.
In una gara, quella odierna, in cui gran parte dei palloni passeranno dal centro, Di Francesco conferma la linea a cinque di centrocampo, cercando di fare leva sulle tantissime risorse spese dai rossoblù nella sfida di Champions. Il Venezia, stando alle statistiche, è la squadra più penalizzata in termini di XPTS (proiezione di punti previsti), a testimoniare come la fortuna sembra voltare loro le spalle.
Il Bologna per scacciare le presunte critiche, il Venezia per dare una sterzata alla stagione; un Venezia che in Emilia non perde dalla stagione 1998/1999, dopodiché due vittorie e altrettanti pareggi contro i felsinei. A dirigere la sfida Luca Massimi di Termoli: ancora a secco di fischietto in questa stagione in Serie A, anche se in passato già avuto da Bologna e Venezia, entrambe con un bilancio positivo.
Foto: Bologna FC 1909