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Il Tosco l’ha vista così: Liverpool - Bologna 2-0
Presente ad Anfield in posizione non proprio ideale per vedere bene la partita ho dovuto riguardare la stessa e solo adesso posso fare il mio articolo: mi concentrerei sulla prestazione del Bologna alla luce di una prova veramente importante non solo per aver tenuto testa ad una compagine forte per storia, e quest’anno con una qualità probabilmente superiore alle loro ultime stagioni, ma soprattutto per l’intensità, la capacità di sviluppare una manovra precisa, diretta, asciutta ed efficace.
Se per alcuni i prodromi di questa evoluzione erano già presenti nelle ultime gare (diciamo da Monza), il sottoscritto solo dalla gara contro l’Atalanta ha cominciato ad intravedere quanto notato con ammirazione ad Anfield: pressione alta e ben organizzata (l’occasione di Urbanski creata proprio da questi presupposti), marcature a uomo in zona palla decise e funzionali, preventive accorte e, nella porzione di campo difensiva una coppia centrale dotata di capacità tecniche e fisiche utili per gestire le sfuriate degli avanti di Slot agili e tecnicamente dotatissimi.
La manovra rossoblu ha alternato costruzioni basse e precise dopo recuperi difensivi a altre combinazioni in mediana derivanti da recuperi palla più alti, fino a folate con sovrapposizioni ben congegnate dopo cambi campo regolari e alrernati a palle in profondità su Dallinga.
Per giocare un buon calcio e a tratti un grande calcio c’è bisogno della compartecipazione di avversari disposti ad altrettanto: ad Anfield si è sublimato questo tipo di calcio.
Il risultato giusto o ingiusto poco conta quando lo spettacolo è di cotanta qualità: lascerei le asticelle da alzare ed eventuali rimostranze sul nostro ruolo dentro a questa competizione ai soliti eterni super esigenti: la paura della figuraccia era latente, e il plotone di esecuzione già pronto a giustiziare una squadra rea di aver conquistato sul campo la partecipazione alla Champions League ma di non esserne all’altezza.
Ad oggi da un punto di vista qualitativo, la dimostrazione invece è ben altra: i punti mancanti sono l’unica cosa sulla quale poter, da tifosi, recriminare, non certo la qualità e la tempra che la squadra sta ampiamente dimostrando.
Tosco