La Virtus saluta l'Eurolega, a Vitoria passa il Baskonia
E’ dolceamaro il saluto della Virtus all’Eurolega 23/24. Bologna cade contro Baskonia alla Fernando Buesa Arena di Vitoria e non riesce ad accedere ai playoff della massima competizione continentale.
I bianconeri dovranno, adesso, concentrarsi sul percorso in LBA, prima ancora di compiere valutazioni riguardanti il futuro del team. La Segafredo chiude la seconda annata consecutiva in Euroleague con una nona posizione, in seguito ad una tanto agognata qualificazione alla post season, tenendo alle proprie spalle tre big club come Anadolu Efes, Partizan Belgrado ed Olimpia Milano; il risultato raggiunto dagli emiliani era insperato ad inizio stagione e proprio per questo motivo il cammino europeo della formazione di coach Banchi deve essere valutato positivamente.
Alti e bassi hanno caratterizzato l’annata di Bologna e l’ultima partita non poteva che esemplificare alla perfezione un concetto assai più generale: i felsinei hanno subito un calo mentale e fisico nella seconda metà di regular season, al netto, invece, di un girone d’andata pazzesco, e, proprio allo stesso modo, dopo aver giocato un buon primo tempo contro Baskonia, non sono riusciti a rimanere attaccati agli avversari al rientro dall’intervallo lungo. La Virtus ha lottato, ha approcciato la gara nella maniera corretta, ma non è quasi mai riuscita a controllare il ritmo della stessa: a partire dalla seconda frazione di gioco, i rossoblù iberici hanno imposto la loro maggior intensità, potendo contare su quintetti molto versatili ed atletici, in grado, dunque, di correre in transizione e guadagnarsi conclusioni a difesa non schierata.
Durante il corso dei primi venti minuti, la Segafredo regge l’urto dei padroni di casa, trova punti importanti dalle mani di Cordinier e Lundberg, oltre che accoppiamenti difensivi vincenti nei confronti degli esterni baschi più pericolosi, su tutti Howard, limitato a lungo dal lavoro di Abass, Hackett e dello stesso Cordinier, in crescita, senza dubbio, rispetto ad un ultimo periodo estremamente negativo. Zizic e Dunston lavorano discretamente sui lunghi avversari, mentre Shengelia e Polonara non riescono a replicare la grande prestazione fornita contro l’Anadolu Efes; Bologna chiude il primo tempo con gli stessi punti di Baskonia, dovendo recriminarsi solamente poco cinismo nel non aver sfruttato tanti errori da parte degli iberici, i quali avrebbero potuto regalare un minimo vantaggio a Bologna. I secondi due quarti raccontano qualcosa di completamente diverso: le Vu nere non rientrano dagli spogliatoi, perdono troppi palloni e concedono a Baskonia tanti contropiedi, quasi sempre finalizzati grazie all’estro offensivo di un grande atleta come Miller-McIntyre; il terzo parziale termina sul punteggio di 31-16, a quel punto è solo questione di gestire il gap di vantaggio accumulato per i rossoblù.
La Virtus, come detto, termina la propria stagione continentale, a causa di una larga sconfitta contro un team, in fin dei conti, più in forma e, forse, più adatto a proseguire il proprio cammino: la compagine di coach Ivanovic dispone di un roster non così lungo, ma estremamente duttile, arricchito da individualità in grado di ricoprire parecchie funzioni sul parquet di gioco, come Rogkavopoulos, Sedekerskis, Costello e Marinkovic; Baskonia è una formazione molto atletica, la quale, probabilmente, perderà la serie playoff contro il Real Madrid, senza, però, aver tentato in tutti i modi di imporre il proprio ritmo, chiave tattica per arrivare al successo.
Finisce così, quindi, l’Eurolega virtussina, con un ampio insuccesso, frutto, con ogni probabilità, di uno stato di salute tale da non consentire al club emiliano la prosecuzione del proprio percorso ai massimi livelli continentali, tuttavia restano parecchie aspetti per cui gioire: la Vu nera ha riportato il nome di Bologna tra le prime dieci forze d’Europa, ha superato le aspettative di inizio stagione e, soprattutto, ha mostrato una chiara identità di gioco per tutto l’anno, grazie alla quale sono arrivate parecchie vittorie e formazioni di grande calibro hanno sofferto nell’affrontare i bianconeri felsinei.