Che tempra questa squadra! Il Bologna ribalta il Sassuolo e torna al successo
Errori tecnici, distrazioni, deviazioni fortunate, carattere e una solida identità, sintomo di un DNA vincente. C’è stato tutto questo e non solo nella vittoria per 4-2 del Bologna sul Sassuolo. I rossoblu hanno ribaltato al Dall’Ara un Sassuolo coraggioso e combattivo, andato in vantaggio per ben due volte, prima di essere rimontato e doppiato nel finale. Una vittoria doppiamente dolce perché nata nelle avversità di una sfida complicatasi presto, prima dello spettacolo pirotecnico di fine partita.
Thiago Motta, questa volta sostituito in panchina dal secondo Hugeux per la squalifica, conferma dieci undicesimi della formazione vista a San Siro contro il Milan, con il solo cambio del rientrante dalla squalifica Posch, al posto di De Silvestri. Confermati dunque Urbanski e Fabbian titolari sugli esterni, mentre tornano in panchina Saelemaekers e Orsolini.
Il primo tempo è caratterizzato dalla pressione furibonda dei neroverdi, quando il Bologna prova a impostare sono molti gli uomini portati dal Sassuolo nella metà campo dei felsinei, nel tentativo di soffocare il palleggio petroniano, prima che possa nuocere alla retroguardia sassolese. Ed è proprio un errore in fase di costruzione da parte dei bolognesi a provocare il vantaggio ospite. Il pressing di Laurienté costringe Posch a tornare indietro da Skoruspki. Il polacco, disturbato a sua volta da Pinamonti, sbaglia il pallone verso il centro per Freuler, il quale non può controllarlo: sulla sfera vagante si avventa Thorsvedt, il quale controlla col destro e col sinistro incrocia, punendo con il gol l’errore da matita rossa del portiere emiliano.
La rete subita sembra ridestare i rossoblu, mentre gioco-forza cala l’intensità della pressione ospite. Lo svantaggio dura però appena dieci minuti, perché dopo qualche squillo, il Bologna pareggia su calcio d’angolo dalla destra. Calcio d’angolo battuto da Urbanski, pallone buono per Zirkzee, il quale gira di destro in porta: deviazione decisiva di Viti, che toglie dall’equazione Consigli per il pareggio rossoblu.
I colpi di scena però non sono terminati, la partita è una montagna russa di emozioni e il Sassuolo al 33’ torna avanti. I rossoblu si schiacciano troppo sul proprio lato destro, esponendo il fianco sinistro al cambio di gioco per Volpato, con Ferguson a mancare l’intercetto sul passaggio. L’ex Roma gioca perfettamente l’uno contro uno con Freuler, calciando con un mancino teso sul palo lontano per superare nuovamente Skoruspki e siglare l’1-2 su cui si conclude la prima frazione di gioco.
I padroni di casa rientrano dall’intervallo con un altro piglio e cominciano a mettere in mostra la differenza tra le due squadre raccontate dalla classifica. I tentativi in area di Orsolini prima e Calafiori poi sono il preludio allo splendido cross dalla sinistra di Kristiansen per lo stacco imperioso di Fabbian, il quale di testa sul secondo palo colpisce benissimo in diagonale, per il secondo pareggio bolognese.
Il Sassuolo è stanco e alle corde, ma con coraggio prova a spingersi in avanti a caccia del nuovo vantaggio e la squadra di Thiago Motta non ha pietà. Dieci minuti dopo il ritrovato pareggio infatti Ferguson si rifà del buco sul secondo gol sassolese e con il destro in diagonale fulmina un incolpevole Consigli, bucato da un tiro stupendo dello scozzese per la terza rete dei rossoblu.
Il Bologna è avanti per la prima volta e intende restarci fino al triplice fischio, così per evitare problemi nel finale chiude i conti siglando la quarta marcatura. Bello scambio sulla sinistra da parte dei felsinei, che portano così al cross Lykogiannis. Il traversone rasoterra del greco è respinto, ma sul pallone vagante in area arriva Saelemaekers, il quale salta un difensore, poi apre il piattone destro, infilando la palla tra le gambe di Tressoldi e alle spalle del portiere: 4-2 definitivo che consegna i tre punti ai petroniani. Dopo oltre un mese il Bologna ritrova il successo in Serie A, il primo del 2024, arrivato nell’abbraccio di casa, in un derby regionale.
Una grande prova di carattere da parte del Bologna, ma soprattutto una dimostrazione di sé. È difficile rimediare ai propri errori quando la squadra avversaria sembra aver trovato le perfette contromisure al tuo stile di gioco. I ragazzi di Thiago Motta sono però riusciti ad imporre le proprie idee, non abdicando alla propria identità in favore del successo. Certo con qualche lancio lungo in più forse l’errore di Skorupski si sarebbe potuto evitare, ma senza la costruzione dal basso, i rossoblu non avrebbero ottenuto il bottino che vantano oggi in campionato, ben 36 punti, per un quarto posto momentaneo in coabitazione con l’Atalanta.
Le idee di Thiago Motta hanno avuto la meglio anche del cinismo che una partita singola può portare con sé. I dati infatti raccontano ancora del dominante possesso palla del palla del Bologna, capace di mantenere il pallone tra i piedi per 71% del tempo totale, portando a termine la bellezza di 594 passaggi (86% di precisione), contro i 186 completati dagli ospiti, con un davvero ridotto 66% tasso di conversione. Un vero e proprio dominio del ritmo, che però ha fatto la differenza solo nel finale, a testimoniare le difficoltà dell’incontro del Dall’Ara.
In attacco il Bologna combina per 19 tiri totali contro i 12 dei neroverdi, mentre le formazioni si equivalgono nei tiri nello specchio con 4 a testa e anche dal punto di vista degli expected goals. È infatti curioso notare come le due emiliane realizzino occasioni che valgono nel complesso solo 0,89 xG per i bolognesi e 0,90 xG per i neroverdi. Ancor più curioso notare come sia stato un match dove ad aver fatto la differenza sono state le individualità. Di tutte le reti realizzate solo quella di Thosvedt supera il 10% di chance di realizzazione, con un tiro da 0,34 xG, mentre tutti gli altri valgono meno di 0,10 xG.
Nel Bologna brilla ancora la stella di Zirkzee, ma per una volta non sono stati gli assolo dell’olandese a fare la differenza. Saelemaekers si toglie dalle spalle la scimmia del primo gol da realizzare, come prima dell’infortunio aveva fatto il collega Ndoye (si attende al varco anche Karlsson). Tra i migliori in campo si può contare anche Urbanski, autore di diversi spunti interessanti, nel primo tempo come nella ripresa. Kristiansen trova il secondo assist stagionale, con il cross per Fabbian, insomma tanti passi avanti di diversi interpreti, che insieme fanno fare un grande balzo al Bologna. Ora però bisognerà mettersi alle spalle i tre punti appena ottenuti e iniziare subito a pensare al Lecce, prossimo ospite dei felsinei al Dall’Ara domenica 11 febbraio alle 15.