A San Siro vince lo spettacolo, Milan e Bologna pareggiano 2-2 tra colpi di scena e calci di rigore
Non è stata una partita, ma uno spettacolo di fuochi d’artificio sottoforma di match calcistico. Il Bologna pareggia a Milano contro i rossoneri per 2-2 al termine di una sfida eccezionale, dai tanti spunti tecnici e gli infiniti colpi di scena. I ragazzi di Thiago Motta non trovano i tre punti per la quarta partita consecutiva, ma tornano a far muovere la classifica dopo il brutto ko di Cagliari, pareggiando contro un Milan lanciatissimo e reduce da quattro successi di fila e imbattuta in Serie A dal 9 dicembre 2023. Al vantaggio bolognese di Zirkzee, risponde la doppietta di Loftus-Cheek, con il rigore di Orsolini a fissare il risultato sul pareggio finale, ma in casa rossonera c’è rammarico per aver fallito ben due tiri dal dischetto
Per affrontare i rossoneri, Thiago Motta sorprende tutti e nella serie dei ballottaggi sugli esterni punta sulla gioventù di Urbanski a sinistra e Fabbian a destra a supportare Zirkzee, mentre Aebischer e Beukema vincono il ballottaggio rispettivamente su Moro e Lucumí. Lo schema di gioco disegnato dal tecnico rossoblu sembra fin da subito dare i suoi frutti. Il genio calcistico di Zirkzee, dopo l’assenza per squalifica all’Unipol Domus, splende in maniera sfavillante alla Scala del calcio.
Le giocate del classe 2001 ex Bayern Monaco illuminano il campo e al 28’ trova l’angolo vincente per infilare il pallone tra le gambe di Maignan e siglare il vantaggio emiliano. Un’azione rocambolesca iniziata sulla destra proprio dal talento olandese, che porta al tiro respinto di Fabbian, prima di una serie di batti e ribatti in area, culminati con il recupero del possesso proprio del numero 9 rossoblu, portando al tiro utile a sbloccare il risultato.
Il Milan reagisce e dopo due maxi occasioni per Kjaer e Pulisic, al 39’ arriva il primo colpo di scena di serata. Su cross da trequarti campo nell’area emiliana, Ferguson col piede contrasta il colpo di testa di Kjaer incrociandosi in un contrasto a mezz’altezza. Massa è vicino e decreta subito il penalty per i rossoneri, scatenando le proteste furibonde del Bologna e le conseguenti espulsioni di Thiago Motta e di un suo assistente. Stando al regolamento infatti abbassarsi “troppo” di testa per colpire il pallone è punibile con il fallo di gioco pericoloso, ma il contrasto tra il danese rossonero e lo scozzese del Bologna avviene in una zona al limite, in una sorta di zona grigia, probabilmente per questo dalla Sala Var hanno preferito rimanere con la scelta di campo, confermando così il rigore. Giroud si presenta così sul dischetto, ma la sua soluzione in diagonale rasoterra è bloccata da uno strepitoso Skorupski.
Il gol rossonero però è solo rimandato ed è Loftus-Cheek a firmare il pareggio milanista allo scadere del primo tempo. Urbanski si perde Calabria sulla destra, il quale serve in area perfettamente il taglio dell’inglese, che sul primo palo brucia la difesa e infila il portiere polacco.
Il Bologna comincia meglio la ripresa, con l’occasione importante di Zirkzee tre minuti dopo il calcio d’inizio, ma il Milan spinge e dopo la traversa di Reijnders ha una nuova occasione dagli undici metri per tornare in vantaggio. La sgasata di Leao viene fermata solo dalla manata di Beukema in area di rigore, la quale costringe Massa a fischiare il secondo rigore di serata ai padroni di casa. Dal dischetto stavolta va Theo Hernandez, ma anche il suo diagonale mancino non trova il fondo della rete, sbattendo sul palo e tornando tra i piedi del francese, il quale erroneamente stoppa e mette in porta, ma tutto si ferma per il doppio tocco consecutivo del milanista, che regala al Bologna la punizione indiretta.
Proprio come nel primo tempo però al rigore milanista fallito segue un gol su azione di Loftus-Cheek, alla prima doppietta in Italia, in una rete fotocopia rispetto a quella del primo tempo. All’83’ infatti Florenzi sfugge alla marcatura di Saelemaekers e arriva sul fondo, crossando nel cuore dell’area, dove stacca il centrocampista inglese: Skoruspki tocca, ma non riesce ad evitare che la sfera finisca in porta per il vantaggio milanista.
Il Bologna ha però il cuore di una grande squadra e grazie agli ingressi nel finale trova le energie e la forza di trovare il gol del pareggio. Orsolini sulla destra salta il proprio avversario sul fondo e con il destro mette sul secondo palo per Kristiansen, il quale manca l’appuntamento con il pallone solo per la trattenuta di Terracciano. Massa non fischia nulla, ma il Var spinge il direttore di gara a tornare sui suoi passi dopo l’on-field review e ad assegnare il penalty. Dal dischetto per i felsinei va Orsolini, il quale non sbaglia, punendo proprio dal dischetto un Milan sprecone, che ne ha lasciati ben due sul piatto.
Difficile definire la sfida di San Siro diversamente da un thriller ad alta tensione. Delle montagne russe emozionali, culminate con il risultato probabilmente più giusto ai fini di quanto visto in campo. Il Bologna è riuscito a imporsi per larga parte del tempo, ma contro una squadra con la qualità dei rossoneri è difficile riuscire ad uscire dal campo con dei punti e questa partita ne è un esempio lampante. Dal punto di vista dei numeri infatti l’equilibrio regna sovrano. Il possesso è equamente diviso tra le due squadre (50-50) con i rossoblu più manovrieri, a gestire il pallone nella propria metà campo, mentre il Milan è più verticale e gioca più spesso nella metà campo offensiva. Un dato figlio dei 402 passaggi messi a segno da parte dei padroni di casa (89% di precisione) contro i 395 degli emiliani (85% di precisione).
In zona gol la mole di tiri sorride al Bologna con 15 tiri a 14, mentre si equivale il numero di tentativi nello specchio, 4 a testa. Il dato degli expected goals è pesantemente condizionato dai calci di rigore (valgono 0,76 xG l’uno) e premia i padroni di casa con 3,60 xG, contro i 2,07 xG degli emiliani: oltre ai penalty da sottolineare come il Milan abbia fallito con Kjaer e Leao due chance da 0,49 e 0,34 xG. La squadra emiliana invece si rammarica per l’errore di Zirkzee dal valore di 0,30 xG. I rossoblu sono più disciplinati e non solo commettono meno falli (12 contro 16), ma guadagnano solo 3 cartellini gialli, contro i 5 dei meneghini; in più i felsinei corrono di più (112 km contro 107) e vincono più contrasti (11 a 7), mentre i lombardi recuperano più palloni (45 a 39).
Il Bologna strappa così un punto prezioso e torna a far muovere la classifica, ma è un pareggio che trascina con sé polemiche e amaro in bocca. Dalla insufficiente gestione di Massa, all’espulsione di Motta, i felsinei possono però sorridere per il futuro. L’ingaggio di Santiago Castro fornirà a breve una nuova opzione per l’attacco, mentre la stella di Zirkzee brilla di luce sempre più abbagliante. A questo si aggiungono l’ennesima prestazione solidissima di Calafiori, supportato anche da un Kristiansen in crescita, mentre qualche piccola incognita sugli esterni alti resta. Chissà che il rientro di Karlsson non possa diventare uno degli acquisti più importanti della campagna di mercato invernale.