Bologna, rialza la testa!
Motta e il presente, della squadra – s’intende. Il tecnico italo-brasiliano ha sempre e solo la testa dritta verso la prossima gara. In questo caso si tratta del Milan “l’unica squadra contro cui all’andata non ho mai avuto la sensazione che potessimo vincere” ha affermato lui stesso nella conferenza stampa di giovedì. Mentre Bologna accoglie il neoacquisto Santiago Castro, in Argentina già lo rimpiangono, nonostante Motta ribadisca che non lo conosca e al momento pensa solo ai suoi effettivi.
La gara di sabato sera allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro ha tutti i requisiti per potersi tramutare in una sfida interessantissima. Lo racconta la classifica: il Milan occupa la terza posizione, i rossoblù la settima (con una partita da recuperare). Seppur al momento sia stato il Bologna a stupirci maggiormente, lo status attuale con il quale arrivano allo scontro dice tutto il contrario. I meneghini stanno attraversando un momento di forma ottimale a livello di risultati, provenendo da ben quattro vittorie consecutive in campionato. Clamorosa è stata l’ultima alla Bluenergy Stadium: pareggio nei minuti finali e vittoria in pieno recupero con due subentrati dalla panchina.
Il Milan sembra aver trovato la giusta quadra e chi entra – a differenza di inizio stagione – si sta rivelando spesso decisivo. Discorso diverso per il Bologna, proveniente da un solo punto nelle ultime tre partite contro avversari decisamente abbordabili. In sequenza: sconfitta roboante a Udine, pareggio casalingo al 95’ con il Genoa e rimontati a Cagliari per due reti a uno. Se a Udine la gara si è mostrata a senso unico in favore dei friulani, ciò non si può dire della sconfitta di Cagliari: una sola squadra nella prima mezz’ora, poi demeriti poco fortuiti nel corso della sfida. A differenza del Milan e di altre squadre, i rossoblù hanno potuto ricaricare a pieno le pile, non avendo giocato per via della Supercoppa, che ha impegnato la Fiorentina, squadra che dovranno affrontare nuovamente i ragazzi di Motta.
Le sedute d’allenamento hanno, però, sorriso ai felsinei, che hanno avuto modo di poter avere più giorni a disposizione per preparare la gara odierna. Recuperato Karlsson, in gruppo da una settimana e perfino Saelemaekers, il cui rientro era impensabile prima di qualche giorno fa. Il belga ha bruciato le tappe e da buon ex non voleva assolutamente mancare all’appuntamento. Non ancora al 100%, ma in vantaggio su Karlsson, che non mette piede in campo dal 31 ottobre, nella gara di Coppa Italia contro il Verona. Lo stesso allenatore del Bologna ha dichiarato come fisicamente lo svedese sia più indietro del belga, dovrà recuperare per gradi. “Tra i due litiganti il terzo gode” a trarne vantaggio può essere il baby gioiello polacco, Urbanski, il cui minutaggio nell’ultimo periodo ha toccato grandi picchi.
Mai detta, l’ultima parola, specie con Motta, che in più di un’occasione ha mischiato le carte in tavola, sorprendendo tutti. Nella giornata di giovedì ha voluto provare Moro esterno a sinistra, salvo poi far traslare in quella posizione Ferguson nell’allenamento di venerdì. Se tutte le altre collocazioni in campo sono più o meno definite, quello dell’esterno a sinistra resta un vero e proprio rebus. Skorupski presenzierà la porta, Kristiansen in vantaggio su Lykogiannis a sinistra e De Silvestri a destra, approfittando della squalifica di Posch, Calafiori e Beukema al centro della difesa. In mediana Freuler è il cardine e uno tra Aebischer e Fabbian a seconda del posizionamento dello scozzese. Nella gara d’andata occupò proprio quella posizione, salvo poi spostarsi al centro nella ripresa con il cambio di Orsolini per Moro. Il primo quest’oggi agirà a destra, il secondo facile entri a gara in corso. Dulcis in fundo, Motta riabbraccia Zirkzee dopo la squalifica che lo ha costretto a saltare l’ultima partita.
L’olandese ha bei ricordi di San Siro, sponda nerazzurra però: doppio assist – entrambi meravigliosi – nella magica notte di Coppa Italia, ancora prima, la rete del pareggio con la quale mandò al bar l’intera retroguardia di Simone Inzaghi in campionato. Due squadre a caccia di punti, con motivi differenti: il Milan per ridurre il gap con le prime due, il Bologna per continuare a sognare per un posto in Europa. Possessi palla elevati per entrambe le squadre, seppur sviluppate in maniera del tutto diverse. Transizioni a tutto campo, con indice di pericolosità maggiore sugli esterni per il Milan, aventi una moltitudine di giocatori di gamba stile box-to-box; azioni manovrate e più stazionarie quelle dei rossoblù, cercando un palleggio pulito fin dalla primissima costruzione.
Non è un caso come Lucumì ed Aebischer siano nelle primissime posizioni alla voce “percentuale passaggi riusciti”. Si assume i propri rischi, per un calcio manovrato e fatto di continue interscambiabilità. C’è da ritrovare quella compattezza difensiva un po’ svanita nelle ultime partite, prima delle quali i rossoblù contavano grandi numeri. Intanto, Motta questa sera taglierà il traguardo delle 100 panchine in Serie A da allenatore, più della metà delle quali in tinta rossoblù.