Occhio, è stato un bel Bologna
Occhio, perché potrebbe essere un punto più prezioso di tante altre vittorie. La risposta che Bologna si aspettava dalla brutta sconfitta di Udine, almeno per me,è arrivata in modo chiaro ed evidente. Troppo facile aggrapparsi al 1-1 e analizzare solo il pareggio finale, allargando la veduta la squadra di Thiago Motta ha interpretato bene una partita dal coefficiente di difficoltà molto alto: per valore dell’avversario e per come la gara stessa si era incanalata. Gli applausi del Dall’Ara a fine partita penso siano la dimostrazione che la gente rossoblu abbia capito sforzo, dedizione e impegno messo in campo dai suoi ragazzi per portare a casa un punto meritatissimo.
LA PARTITA
Pochi giri di lancette e Orsolini squilla subito, calciando dai 20 metri e impensierendo Martinez al primo intervento decisivo della sua straordinaria serata (sarà poi MVP). Al 20’, in un momento di calma apparente, una punizione laterale di Gudmundsson calciata forte verso lo specchio, senza nessuna deviazione, finisce direttamente in gol sul secondo palo beffando Federico Ravaglia e portando avanti il grifone al Dall’Ara. Da lì la partita diventa monotematica: il Bologna palleggia (neanche troppo male), il Genoa si difende (con ogni mezzo e maniera) e con il passare dei minuti la situazione si complica per i padroni di casa che faticano a trovare varchi vincenti.
Nel primo tempo poche occasioni e poche emozioni se non una girata di Zirkzee facilmente parata da Martinez su buono spunto di Fabbian, che si libera sul destra e crossa bene arretrato. Il secondo tempo è la cosa che si avvicina di più ad un’esercitazione di attacco alla difesa dove una squadra deve limitarsi a difendere. I cambi di Thiago Motta danno energia e linfa, la sua squadra sale di tono, lo stadio inizia a spingere e gli ultimi 20’ sono un forcing totale dove però di esalta il portiere genoano Martinez.
Ci prova Aebischer, respinto. Segna Calafiori di testa ma è fuorigioco di un paio di cm, forse meno. Calcia Zirkzee potente, ma la palla esce di poco. Sono sette i minuti di recupero ma non si spegne la forza di un Bologna che disperato cerca un pareggio giustissimo. Minuto 91’ Calafiori, ancora lui, trova un bel mancino dal limite dell’area di rigore ma ancora Martinez vola a salvare il Genoa. La resilienza genoana crolla al 95’ quando un tiro-cross di Alexis Saelemaekers trova la zampata decisiva di Lorenzo De Silvestri (entrato pochi minuti prima) che insacca a porta vuota e fa esplodere il Dall’Ara.
Ma non è finita: nei secondi finali Orsolini perde una brutta palla che scatena una punizione al limite. Calcia ancora Gudmundsoon che centra la traversa, forse su tocco di un grande volo di Ravaglia.Finisce così, finisce 1-1. 1-1 clamorosamente meritato. 1-1 di una pesantezza infinita. 1-1 che sa quasi di vittoria. Ora la testa vola per forza ad una notte magica: martedì 9/01 il Bologna a Firenze per un quarto di finale di Coppa Italia che sa di gloria e vanto, che sa di passione e tradizione, che sa di grande partita e derby. A testa alta perché questi ragazzi se lo meritano. Occhio, 32 punti alla fine dell’andata sono qualcosa di magico e indescrivibile.