Un anno solare in dirittura d'arrivo
Al Bluenergy Stadium di Udine termina il 2023 di Udinese e Bologna. Due squadre che arrivano quest’oggi con stati di forma e ambizioni differenti. I friulani si trovano difatti invischiati nei bassifondi della classifica, con soli 14 punti, a due giornate dalla conclusione di un girone d’andata a tratti disastroso. Il Bologna, dal canto suo, è la vera sorpresa del campionato, con un punteggio da record nell’era dei tre punti: trentuno. Nonostante la classifica lasci pochi dubbi a riguardo, i friulani, risultano essere una squadra che, sebbene non vinca, difficilmente perde. Sono undici i pareggi maturati fin qui, cinque consecutivi dei sei totali sono arrivati proprio tra le mura amiche. Nessuna vittoria in casa, una sola in trasferta – con il Milan a San Siro – sei nell’intero anno solare in campionato, al pari della Salernitana.
Squadra strutturata bene fisicamente e scomoda sui duelli aerei. Se i risultati sono frutto del bel gioco, certamente si spiega il motivo per il quale l’Udinese fin qui abbia raccolto quanto seminato. Percentuale più bassa della Serie A per mantenimento del pallone, a discapito di un Bologna pienamente conforme alla sua classifica. Thiago Motta dovrà fare a meno di Dan Ndoye per ben sei settimane a causa di una lesione della coscia destra, ma recupera Riccardo Orsolini – risultato decisivo con l’assist a Ferguson in occasione del successo con l’Atalanta nell’ultimo turno. Da valutare se l’ascolano riuscirà a strappare una maglia dal 1’ o ritenuto più adatto a gara in corso per spezzare i ritmi avversari. Certo è che senza Ndoye e Jesper Karlsson (rientro previsto nella settimana di Coppa Italia), il tecnico italo-brasiliano ha a disposizione tre esterni di ruolo per due posti. Chi è certo del posto è il belga, Alexis Saelemaekers, mentre sul versante opposto ci sarà da capire chi tra Orsolini e il classe 2004, Kacper Urbanski, potrà vincere la concorrenza.
Motta in conferenza stampa ha voluto sottolineare come il giovane polacco stia entrando sempre di più nei dettami tattici della squadra, vista la sua l’imprevedibilità non ci sorprenderemmo nel vederlo partire dall’inizio. A seconda che uno possa credere o meno nel destino, l’indice di schierabilità pende verso un Riccardo Orsolini, il quale proprio ai bianconeri siglò il suo primo gol in Serie A nel remoto 2018. Il Bologna ha raggiunto la consapevolezza dei propri mezzi: solidità, ambizione e organizzazione in fase di possesso e non. Compattezza in fase difensiva, interscambiabilità e moti perpetui per non dare punti di riferimento quando inizia ad attaccare. Questa volta, però, ci si aspetta una partita bloccata contro una squadra che tende a sporcare ininterrottamente il pallino avversario, cercando di limitare i danni dalla trequarti ospite in avanti.
Un solo precedente tra i due tecnici, con l’italo-brasiliano che ebbe la meglio in quello Spezia-Udinese del finale di stagione 2021-22. Così come qualche settimana fa Motta fece con Łukasz Skoruspki, anche Gabriele Cioffi muove le carte in porta. Come preannunciato in conferenza stampa, sarà Maduka Okoye – alla sua prima in campionato – a sostituire Marco Silvestri lasciato sorprendentemente in disparte. “Scelta tecnica”, ha ribadito il tecnico dei padroni di casa, che si fida di entrambi i suoi “numeri uno” e vuole premiare quanto di buono fatto veder da Okoye in allenamento. Dall’altra parte, invece, oltre a Orsolini-Urbanski, dubbio sull’out basso di sinistra, con Lucumì e Kristiansen in contesa. Qualora dovesse avere la meglio il secondo, ecco che il ballottaggio si sposterebbe al centro della difesa, in quanto rimane un solo posto affianco a Calafiori.
Spetterà a Daniele Orsato, il compito di dirigere l’incontro. I precedenti spostano l’ago della bilancia a favore dei rossoblù, che sotto la sua direzione vantano 4 vittorie nelle ultime 5 sfide. Una nelle ultime quattro, invece, per i friulani. Sette, difatti, gli ultimi precedenti senza successo da parte dei padroni di casa, sconfitti in entrambe le ultime due occasioni: 1-2 in rimonta in casa e 3-0 lo scorso aprile al Dall’Ara. È proprio in casa che il Bologna regala le emozioni più belle, con numeri da Champions, in trasferta invece, fatica parecchio, avendo vinto solo a Salerno in questa stagione.