Sognare.
SOGNARE
(So-gnà-re) – v. tr. e intr. – Vedere, immaginare in sogno
Sì, quello andato in scena a San Siro può essere definito solo come un sogno. Un qualcosa di immaginato e di visto solo nella nostra mente, quando chiudi gli occhi e appoggi la testa sul cuscino.
Il Bologna dei sogni, dei sogni lontani, dei sogni proibiti, dei sogni impossibili, dei sogni che diventano realtà.
il Bologna che vince anche quando soffre e non solo quando domina le partite, il Bologna che sbanca Milano, che “silenzia San Siro” (cit.) e che si regala un’altra notte dei sogni in un 2023 da sogno.
E così saranno Quarti di Finale di Coppa Italia contro la Fiorentina in quello che non sarà un semplice derby ma sarà lo scenario possibile di un altro sogno da cullare nelle freddi notti bolognesi, sotto al piumone.
CRONACA
C’è tanta e (quasi) solo Inter in tutti i novanta minuti, anzi centoventi minuti, di questo Ottavo di Finale di Coppa Italia davanti a 63mila spettatori che fanno segnare il record di presenze per un Ottavo di questa manifestazione.
Il primo squillo arriva al 9’ con una conclusione di Klaassen dal limite dell’area di rigore dove si fa trovare pronto Ravaglia, alla prima respinta di una notte da Re. La risposta rossoblù è immediata e dopo soli 2 minuti una volée di tacco di Fabbian si spegne sul fondo a pochissimi centimetri dal gol dello 0-1.
Al 30’ si fa ancora pericolosa l’Inter che trova spazio a sinistra (dove Corazza soffre) e un cross di Carlos Augusto libera in area Frattesi ma il suo tiro viene parato ancora da Ravaglia, sempre attento.
Niente altro da segnalare per un primo tempo brutto e avaro di occasioni, dove la squadra di casa fa la partita senza dubbio.
Ad inizio ripresa, nel giro di pochi minuti, ci provano prima Frattesi (50’) e poi Arnautovic (53’) che fallisce una clamorosa occasione da pochi metri spedendo sul fondo un incredibile errore di Aebischer in fase di costruzione.
Il secondo tempo nerazzuro è di grande spinta e qualità, tanto che al 63’ arriva il primo punto di svolta della notte milanese.
Su un innocuo corner, incredibilmente da solo, Corazza tocca di braccio un pallone apparentemente facile da gestire. Il VAR richiama l’attenzione di La Penna per assegnare il calcio di rigore, alquanto corretto.
Dagli undici metri Lautaro Martinez, nettamente il capocannoniere del campionato, si fa ipnotizzare da Ravaglia che gli respinge il tiro e fa impazzire i 1400 rossoblù al seguito.
Nato a Bologna, cresciuto a Bologna, tifoso del Bologna, un bolognese doc che si prende la scena a San Siro. Una storia da sogno, appunto.
Nel finale la squadra di Inzaghi spinge con insistenza per cercare il gol del vantaggio ma prima Carlos Augusto (fuori di poco) e poi Dimarco (ancora super Ravaglia) non riescono a sbloccare la sfida.
Il BFC soffre, regge l’urto, si rintana ma con resilienza spinge la gara ai tempi supplementari nonostante i cambi di Inzaghi che inserisce tutti i titolari, da Thuram a Barella.
Piccolo spoiler: minuto 85’ Motta lancia nella mischia Zirkzee e Ndoye.
Il primo tempo supplementare, però, comincia come peggio non poteva. Corner dalla sinistra di Dimarco e stacco areo di Carlos Augusto che trova l’angolo giusto. 1-0 nerazzuro e partita che prende una brutta piega per il Bologna.
Ma, quando tutto sembrava finito e quando il sogno sembrava svanito entrano in scena quei due ragazzi di prima.
Uno gioca con il 9 e ha colpi da fuoriclasse, l’altro gioca con l’11 e ha una corsa imprendibile.
Sempre da corner, stavolta per gli ospiti, Zirkzee salva un pallone destinato alla rimessa dal fondo con un colpo di tacco volante tanto geniale quanto perfetto per spalancare lo specchio della porta a Beukema. Per il difensore centrale olandese il tap-in di controbalzo è complicato ma efficace, la palla si insacca ed è 1-1 al 112’ a Milano.
Primo pensiero: “dai cazzo, resistiamo e andiamo ai rigori poi sarà quel che sarà”.
Problema: questi ragazzi hanno qualcosa di speciale.
Soluzione: Zirkzee al 116’ umilia, sportivamente parlando, Acerbi con un tunnel da fantascienza e manda Ndoye a tu per tu con il portiere Audero. Il primo controllo dello svizzero non sembra pulitissimo ma il tocco sotto sull’uscita del numero uno nerazzurro è talmente meraviglioso da mandare in tripudio una città intera.
1-2, Bologna in vantaggio, Motta in scivolata sulle ginocchia alla bandierina ad abbracciare i suoi ragazzi.
Noi idealmente con lui.
Negli ultimi 5 minuti non succede niente, La Penna sancisce la fine della partita e il BFC si regala una clamorosa notte conquistando il passaggio del turno e i Quarti di Finale con la Fiorentina.
Tutto pazzesco, tutto come nei sogni, tutto da vivere ad occhi aperti.
Sì, questo può sembrare un sogno ma invece è purissima e solidissima realtà. Questi ragazzi ne stanno combinando una più grossa dell’altra, di partita in partita.
Step by step, passo dopo passo, sabato tocca all’Atalanta ma sognare ormai non costa davvero più nulla.
Michel Cavina