Meno spettacolare ma più efficace: il Bologna al quinto posto
Meno spettacolare ma più incisivo, il Bologna vola al quinto posto
Partita sporca come previsto, nonostante il primo squillo arrivi dopo nemmeno 120 secondi di gioco, da parte di Giovanni Fabbian, schierato a sorpresa da Thiago Motta. Dubbi difensivi sulla formazione iniziale, con i presunti ballottaggi di Kristiansen e Lykogiannis sull’out di sinistra e Calafiori-Lucumì nelle vie centrali. Motta invece ha voluto stupire tutti. Un primo tempo bloccato con un Torino che ha imbrigliato il Bologna, sempre in ritardo sulle seconde palle. Solita strategia adottata da Ivan Juric: marcature uomo a uomo in tutte le zone del campo, cercando di non concedere la profondità al tridente rossoblù, contenuto ottimamente dalla retroguardia ospite. Prima frazione con pochi sussulti da entrambe le squadre, anche se sono i granata ad avere la chance più nitida, con Vlasic bravo nel battere Skorupski da fuori area – dopo una serie di errori dei centrocampisti felsinei – ma sfortunato nel trovare Zapata e Sanabria in outside a vanificare il tutto. Dopo la revisione al Var, Colombo torna sui suoi passi e decide di annullare la rete, portando di nuovo il risultato sul punteggio di zero a zero. Due, poi, le occasioni per trovare il vantaggio prima dell’intervallo, entrambe da parte del Torino: il sinistro di Zapata respinto dal polacco e il colpo di testa di Buongiorno che va oltre la traversa. Il secondo tempo comincia con il Torino più propositivo, malgrado le conclusioni di Ilic e Sanabria fatichino a considerarsi tali. Thiago Motta al minuto 55 inserisce forze fresche, Freuler al posto di un insolito Aebischer e Lucumì al posto di Kristiansen, con Calafiori largo a sinistra. Un giro di lancette più tardi e proprio il terzino romano realizza l’azione per il vantaggio del Bologna: incursione dentro il campo e servizio per Beukema, caparbio nel saper leggere e occupare lo spazio lasciato libero da Ferguson, creando scompiglio nelle marcature granata, per poi imbucare per Fabbian che, complice l’errore da matita rossa di Gemello, altra mossa a sorpresa, deposita in porta, dopo un rimpallo, il pallone del momentaneo vantaggio. Scelta ripagata, a detta di chi aveva spalancato gli occhi o aperto bocca, nel leggere la scelta del tecnico italo-brasiliano nello schierare l’under 21 italiano dal 1’ in una sfida delicata contro un avversario così ostico. La partita prende una piega differente con la squadra di Juric costretta ad inseguire, ma in palla e mai pericolosi dalle zone di Skorupski. Il Bologna non è da meno, ma le esigenze della partita fanno sì che ai rossoblù basti gestire la palla e far scorrere il tempo. Un tempo che scorre inesorabilmente senza un nulla di fatto, bisogna aspettare il primo dei tre minuti di recupero quando Zirkzee, lanciato a rete, manda al bar Vojvodacon una sterzata e gela Gemello per il raddoppio finale. Boato del Dall’Ara strozzato dalla bandierina del guardalinee che viene tirata su. Altra revisione e altra decisione in favore dei rossoblù, con i tifosi nuovamente in visibilio e il centravanti olandese libero di poter mitragliare come meglio crede. Quinta rete stagionale per lui e duello anticipatorio con Zapata vinto e stravinto, nonostante non una delle sue migliori prove prima della realizzazione. Continua l’ottimo momento di forma della coppia Beukema-Calafiori, tra i migliori in campo, lieti anche di accogliere Lucumì nel trittico delle rotazioni difensive in grado di mantener intatta la porta dell’estremo difensore polacco per la sesta volta in campionato. Nota negativa? Gli esterni. Saelemaekers deludente e sempre la scelta sbagliata con il pallone tra i piedi, decisamente meglio Ndoye, ancora con il fiato a disposizione per accelerare nei pressi del 90’. Un Bologna che vola al quinto posto in classifica a pari merito con la Roma, a sole tre lunghezze d’onda dalla zona Champions occupata dai partenopei. È presto per parlare di Europa anche se è difficile non farlo dopo una situazione analoga. Motta nel dopopartita non cela quanto di buono fatto finora: “Non mi sono mai nascosto. Fino ad oggi non era niente scontato e abbiamo fatto tantissimo. Siamo diversi rispetto all’anno scorso e abbiamo continuità nel saperci adattare a tutti i momenti della partita. Dobbiamo continuare a lavorare, ora riposiamo e poi ci prepareremo per una grande sfida a Lecce, che è una squadra complicata da affrontare”. Testa, dunque, prima al Lecce e poi a Salerno: due sfide ostiche in piazze calde, ma questo Bologna ora più che mai è consapevole dei propri mezzi e non è più una sorpresa. La maturità di questo successo è stata la capitalizzazione di quanto creato e la gestione della partita con pazienza, non giocando certamente il miglior calcio della stagione. Con il secondo gol stagionale, Fabbian diventa il primo top-scorer in questa Serie A per rapporto ai minuti giocati, a dimostrazione di quanto conti tenersi costantemente sul pezzo. Il Bologna sale, inoltre a quota 21 dopo appena 13 giornate, il miglior bottino degli ultimi 20 anni, secondo se considerata la stagione 2002-03, quando di punti ne ebbe 23, ma concluse il campionato al 13° posto.