Real Madrid-Virtus, le Vu nere giocano per diventare grandi
Nella settima notte delle stelle, la Virtus gioca per diventare adulta. Questa sera, al Wizink Center di Madrid, andrà in scena uno dei match più spettacolari da vivere per gli italiani appassionati di basket: Real-Virtus Bologna.
I Blancos non hanno mai perso in stagione, avendo vinto cinque gare in Eurolega ed otto su altrettante partite in Liga ACB; l’ultimo incontro disputato dai campioni d’Europa in carica nella massima competizione continentale è stato il “Clasico” contro il Barcellona, superato con successo dalla formazione di coach Mateo, anche se con un solo punto di scarto sui cugini blaugrana, a dimostrazione della solidità e della maturità della compagine capitolina spagnola.
E’ proprio di maturità l’esame di questa sera per la Segafredo: i ragazzi di Luca Banchi sono reduci da una sconfitta in campionato contro Cremona, ma in Eurolega hanno perso solo alla prima giornata contro lo Zalgiris Kaunas, per poi conquistare dieci punti nei successivi cinque match tra casa e trasferta. L’appuntamento di oggi vede le Vu nere affrontare i campioni d’Europa in carica, i quali hanno mantenuto quasi tutti i giocatori della passata stagione, aggiungendo al roster anche Facundo Campazzo, prelevato dalla Stella Rossa questa estate.
La Virtus, dal canto suo, risponde con tutti i giocatori della rosa a disposizione, fatta eccezione per il lungodegente Achille Polonara, ancora out, anche se già rientrato in palestra per svolgere sedute di allenamento individuali. Il compito dei felsinei sarà quello di limitare i danni in un match che si preannuncia quasi proibitivo: la fisicità di Tavares, Poirier e Yabusele sotto canestro e l’estro di tutti i componenti del frountcourt madrileno dovranno essere, in qualche modo, contenuti, nonostante nessuna compagine del Vecchio Continente sia ancora riuscita in questa ardua impresa.
A livello tattico, la chiave per coach Banchi ed i suoi ragazzi potrebbe essere quella di aumentare il ritmo e l’intensità delle proprie giocate, in modo da rendere frenetica e, forse, un po’ meno godibile la partita: questa soluzione potrebbe essere adottata per non far ragionare il Real Madrid in fase di impostazione e portare i padroni di casa a commettere qualche errore nella metà campo virtussina. Sarà importante, inoltre, capire quando svuotare l’area, attraendo i lunghi iberici sul perimetro tramite qualche pick and roll o pick and pop, e quando, al contrario, impostare l’azione all’interno del pitturato, magari appoggiando il proprio attacco sul post basso di Shengelia. Il pallone dovrà circolare rapidamente sul perimetro, ma le continue verticalizzazioni tra area e zona oltre l’arco dei tre punti si riveleranno essere molto importanti, al fine di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Quando, invece, sarà la Segafredo a dover coprire la propria metà campo, diventerà rilevante non farsi scappare gli esterni sul primo palleggio, rimanere accoppiati e, allo stesso tempo, leggere la fase offensiva dei Blancos, raddoppiando, quando necessario, nei pressi delle plance.
Jordan Mickey, Bryant Dunston e, per ultimo, Devontae Cacok soffriranno in fase difensiva, ma dovranno reggere l’urto dei diretti avversari, mentre in attacco dovranno essere innescati in maniera diversa, con il numero 25 che dovrà rendersi pericoloso dalla lunga distanza (anche solo per portare i lunghi di Madrid a seguirlo) ed i due suoi compagni ai quali verrà affidato il compito di tagliare verso canestro e sfruttare i momenti in cui il pitturato sarà un po’ più sgombro. Da segnalare, in aggiunta, il lavoro che Luca Banchi potrebbe richiedere ad Isaia Cordinier, capace di creare scompiglio con le sue “carrambate” verso il ferro, ma anche di scaricare la sfera per qualsiasi tiratore innescabile in catch and shoot una volta attirata l’attenzione su di sé.
E’ la notte delle risposte per la Virtus Bologna, da vivere con consapevolezza, fiducia nei propri mezzi e maturità. Può arrivare una sconfitta, si sa, tuttavia è fondamentale mettere sul parquet la propria identità, lo spirito giusto e mostrare al mondo di poter essere competitivi anche in questo tipo di serate.